Luca Marinelli, Isabella Rossellini e Alba Rohrwacher in "La solitudine dei numeri primi"
Con una sceneggiatura di Paolo Giordano e Saverio Costanzo, basata sull'omonimo romanzo di Giordano, arriva 'La solitudine dei numeri primi', una coproduzione tra Italia, Francia e Germania. Il film è diretto anche da Saverio Costanzo e protagonisti: Alba Rohrwacher (Alice), Luca Marinelli (Mattia), Martina Albano (Alice bambina), Arianna Nastro (Alice adolescente), Tommaso Neri (Mattia bambino), Vittorio Lomartire (Mattia adolescente) e Isabella Rossellini (Adele), tra gli altri.
La protagonista del film, Alba Rohrwacher, è probabilmente ricordata da molti per il suo ruolo in 'Il papà di Giovanna', trattandosi di una delle sue opere migliori, che non invano l'ha fatta diventare la vincitrice del premio 2009 Premio come miglior attrice da 'The Italian Film Academy'. In 'La solitudine dei numeri primi' prende una piega interpretativa e si mette nei panni di Alice, che insieme a Mattia hanno subito tragedie che li hanno segnati fin dall'infanzia: un incidente sugli sci nel caso di Alice, che le ha causato un difetto alla gamba; e, nel caso di Mattia, la perdita della sorella gemella.
Quando sono adolescenti nei corridoi dell'istituto, ognuno di loro riconosce nell'altro il proprio dolore. Man mano che crescono i loro destini si intrecciano in un'amicizia speciale, fino a quando Mattia, dopo aver conseguito il dottorato di ricerca in Fisica, decide di accettare un lavoro all'estero. I due dovranno separarsi per molti anni fino a quando una serie di eventi li farà riavvicinare, facendo affiorare emozioni nascoste.
La verità è che sono passati diversi anni dalle sue riprese (2010), ma finalmente "La solitudine dei numeri primi" è arrivato sui nostri schermi, e ne è valsa la pena aspettare, per goderci questo fedele adattamento al romanzo che lo ispira. Il film ha scene molto buone e una colonna sonora che a volte ti sorprende, pensiamo intenzionalmente. E tutto questo insieme offre un film con una storia diversa e peculiare, che vale la pena vedere.
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Fonte - www.labutaca.net