Personalmente, e su cosa implica questo medium, cioè quello cinematografico, ci sono diverse notizie che mi scuotono l'anima, in quanto il suo significato storico ed emotivo è di assoluta rilevanza.
Ed è quindi con questa notizia che porto oggi, visto che è venuto a mancare, a 101 anni, cosa non da poco, il co-autore di Federico Fellini. Tullio pinelli si chiamava, e lavorava alla realizzazione delle sceneggiature più emblematiche del mitico regista italiano. Tra questi ci sono i film di «Otto e mezzo«,«La dolce vita"E"Ginger e Fred«.
Nato nel luglio 1908 a Torino, visse una vita che lo portò ad essere considerato uno degli ultimi protagonisti dell'età d'oro del cinema italiano, non solo per il suo lavoro di sceneggiatore, ma anche per i suoi scritti per il teatro, e per il suo romanzo «La casa di Robespiere«.
Oltre a Fellini, ha lavorato anche Pinelli Vittorio de Sica, in "Il Giardino dei Finzi Contini"; accanto a Pietro Germie con Mario Monicelli anche in "Amici Miei" e "Speriamo che sia femmina".
Veramente una di quelle perdite che riportano al presente una vita di ricordi, una vita di opere davvero sublimi.