Il nuovo EP dei SINGLE approfondisce ulteriormente il terreno inesplorato rivelato dai loro primi due EP e dal loro favoloso album di debutto. La canzone che apre l'album è quella clamorosa dichiarazione d'intenti che ha dato il titolo all'album, "Pío pío". Una sampdelica sinfonia con arie di Bollywood che forma un collage multicolore basato sul taglia e incolla di miniature di tutte le origini (dal reggae, al country, all'easy listening, anche un brevissimo riferimento ai KRAFTWERK), creando melodie impossibili e ritmi completamente nuovi.
Al cinguettio pianistico del tema della star si affiancano altri tre brani non trascurabili: «Chinese tea» è un tour de force lirico e malizioso al ritmo di un valzer tra Teresa e suo collaboratore abituale al pianoforte, Raffaello Guglielmo (POP TOP). A seguire, la stupenda «Cantiga per chiedere due tostoes» è una versione della canzone del cantante portoghese José Mario Branco. La versione frenetica e psichedelica di SINGLE ha di nuovo la collaborazione di Raffaello Guglielmo al pianoforte e da ANTI alle seconde voci (opera che svolge anche dal vivo). Infine, «Los Muebles» è una canzone poetica e aggressiva allo stesso tempo, con un marcato taglio sperimentale: un Teresa travestito Yoko Ono Iberica viene derisa dal contrappunto della voce serena e calda di José Anitua (ex CANCER MOON), con cui hanno precedentemente collaborato al brano "Sic transit gloria mundi", ultimo brano dell'ultimo album di LE MANS.
E ancora non abbiamo parlato della copertina, quella fotografia spettacolare dove giochi con l'immagine di Teresa come una donna-uccello. Ancora una volta, sia la foto che il casco che indossa Teresa Sono lavoro (maestro) di Javier Aramburu: ufficialmente aramburu ha smesso di fare copertine di album, ma non per SINGLE, fortunatamente per tutti.