Il film che racconta la vita del paraguaiano più universale, considerato un vero mito della chitarra di quel paese, è stato selezionato dalla Paraguayan Film Academy per rappresentare il suo paese agli Ariel Awards 2016 in Messico, nella categoria del miglior film ibero-americano.
Il film è stato diretto da Luis R. Vera e prodotto da Leo Rubin. Il film è uscito nell'agosto 2015 ed è stato il maggior incasso di tutto l'anno nel paese guaraní.
L'idea centrale era quella di ritrarre la storia di Agustín Pio Barrios, interpretato dall'attore messicano Damien Alcazar, e mostrare la filosofia di questo grande personaggio che ha fatto della musica uno stile di vita e una rivendicazione mondiale della cultura del suo paese. In effetti, il nome di Mangoré deriva da un leggendario capo Guaraní. Pío barrios si considerava il Paganini della chitarra nelle giungle del Paraguay. Per completare ulteriormente l'idea, si esibiva nei migliori concerti vestito con i costumi tradizionali delle popolazioni indigene. Questo dettaglio per lui aveva un grande significato.
Il film ha mostrato il lato più umano dell'artista paraguaiano, il conflitto permanente tra la sua vita personale e il suo amore per l'arte e la musica. Il suo carattere itinerante lo ha portato a conoscere gran parte del suo continente, tutta l'America Centrale e l'America Latina in genere. L'attore scelto è stato il prolifico Damián Alcázar, che ha più di 50 film nella sua carriera. Inoltre, c'era la coincidenza di una grande somiglianza fisica tra Damien e il famoso mito.
Va notato che il film aveva problemi dopo la sua prima con i critici del Paraguay, come si diceva che molte libertà si erano prese rispetto alla vita documentata del musicista. Tuttavia, la cosa più importante è che sia stato evidenziato il lato umano del musicista e compositore.
Ora il nastro è stato selezionato per il Premi Ariel 2016 dal Messico, come miglior film iberoamericano. Tutti incrociano le dita affinché il film possa essere, almeno, tra i finalisti del premio.