Ieri sera ho visto il film «La Fine di una storia«, Che tradotto sarebbe qualcosa come« Il tramonto di un amore ». Film di Neil Jordan, di cui ho già parlato prima su questo sito, commentando un suo film, «Colazione su Plutone«.
Il film in questione, "The End of the Affair", è del 1999, anche se sembra ancora più attuale. È un adattamento di un libro di Graham Greene, e la storia parla della fede e del destino che forse Dio scrive da lassù.
Con Julianne Moore come protagonista, insieme a Ralph Fiennes e Stephen Rea, la trama ruota attorno a un matrimonio morto, e una relazione di profondo amore tra due amanti (Moore e Fiennes), che si promettono un amore eterno. Ma la sua gelosia la satura sempre di più. Durante la seconda guerra, una bomba fa esplodere l'edificio in cui si trovavano gli amanti e il suo corpo sembra essere morto per una grave caduta. Senza essere credente, la donna inizia a pregare implorando che le venga restituita la vita che le è stata tolta, in cambio dell'oblio per sempre del suo amore. E si sveglia.
I giochi del destino sono la giostra su cui decidiamo di salire quando riprendiamo il viaggio della vita. Chi scrive cosa accadrà, non possiamo saperlo. Tanto meno se è effettivamente scritto. Quello che possiamo fare è filosofare nell'oblio, poiché si dovranno ottenere solo nuove domande. In cambio, Nei Jordan ci ha portato questo adattamento che copre temi di un'ampiezza divina, che è difficile per noi cogliere nelle sue forme. Ma assoluto nei suoi confini infiniti e smisurati.
Ammetto di essere rimasto affascinato dal film, quindi lo consiglio vivamente. Come un modo per eseguire una catarsi divina e credere o non credere in qualche Dio o essere superiore. Ma un modo per continuare sulla strada.