Il giornalista del quotidiano inglese Il guardiano, Emma Brooks, ha condotto un'intervista al grande regista americano, Clint Eastwood, che qui riproduce Squillante, Nel traduzione di Elisa Carnelli.
Con la sua eterna impronta di tipico eroe americano, Eastwood È stato incoraggiato nell'ultima parte della sua vasta carriera a stare dietro le quinte e dirigere i suoi film. Con il dramma soffocante fiume mistico, Eastwood ha ottenuto un riconoscimento immediato e gran parte del pubblico e della critica lo hanno scoperto come regista.
A quasi 80 anni, l'attore e regista ha incontrato Gran Torino, che segna il suo addio come attore. e in cui interpreta un vecchio ostile, vedovo e molto asociale, che porta con sé molti dei pregiudizi razzisti che esistono all'interno della società americana.
In tutta la nota, Eastwood e il giornalista ripercorrono il significato di fare un film come Gran Torino, del suo personaggio, del suo prossimo lavoro, The Human Factor (un film biografico su Nelson Mandela, con Morgan Freeman),
La nota, di seguito:
Volevi interpretare il ruolo di Walt fin dall'inizio?
Sì, mi piacevano i dilemmi che dovevo risolvere. Mi è piaciuto il messaggio dei vecchi Stati Uniti, che potrebbe essere obsoleto. Walt potrebbe essere obsoleto. ”Ride dolcemente. Ma impara cose nuove. Ed è questo che rende il film interessante. Prendi un ragazzo che è molto supponente, che insulta le pari opportunità, e lo metti accanto a persone a cui è terribilmente ostile. E improvvisamente si guarda allo specchio e dice: "Ho più cose in comune con queste persone che con la mia famiglia viziata e cattiva". Si rende conto che a queste persone piace stare con lui, anche se non è una persona particolarmente simpatica.
Eri preoccupato di trovare il tono giusto?
Non era preoccupato per niente. Quando avrai la mia età, cosa possono farti? Ho avuto tre film nominati degli ultimi cinque che ho fatto. Faccio solo il film il meglio che posso. Il resto è politica e impettito. Non sono bravo in questo. Penso che il nostro messaggio sia stato buono come qualsiasi altro quest'anno. Così sono le cose.
La tua vanità non soffre quando viene vista sullo schermo?
È troppo tardi per la vanità. Ottanta è solo un numero. Molti sono vecchi sui 40 anni. Se avessi 30 anni direi: "Ehi, non è una buona prospettiva". Ma ora non ci sono buoni angoli. Quindi lo accetti e vai avanti.
mi chiedo se Morgan lei lo vede come un papà figo o come un padre che la mette in imbarazzo. Eastwood sembra sorpreso a questo punto. «Penso che mi consideri un padre figo. Ci troviamo davvero bene. Ho anche una figlia adolescente. Penso che pensino che io sia un buon padre. Non sono del tutto obiettivo. Non credo che mi vedano come un ragazzo che dovrebbe essere il loro nonno. Ci facevo delle battute: dicevo che i miei figli non mi davano nipoti e poi dovevo avere i miei nipoti.
È immaginare che essere un figlio maschio di Clint Eastwood D.Lei deve creare certi problemi, così come l'essere figlia di qualche icona della femminilità potrebbe crearli per una figlia. Gli chiedo se il suo rapporto con lui costa più delle sue figlie. «Forse Forse no. Non credo che debbano necessariamente finire in conflitto. I genitori devono instillare in loro la logica della vita. Non tutti diventano una figura familiare. Questo ha vantaggi e svantaggi. Non dargli più importanza di quanta ne abbia. Non hai mai il pieno controllo. Ma deve aspirare a stabilire l'agenda, e il destino farà il resto.
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fonte: Squillante