Dopo quasi due anni di post-produzione arriva 'La banda Picasso'

Mateos, Bénézit, Agogué e Vilches ne "La banda Picasso".

Ignacio Mateos, Pierre Bénézit, Raphaëlle Agogué e Jordi Vilches ne "La banda Picasso".

Parigi, 1911. La Gioconda scompare dal Louvre. Pablo Picasso e Guillaume Apollinaire vengono arrestati e affrontati. Pablo ricorda come Guillaume lo aveva presentato a un giovane atletico che chiamano Il Barone e che, apprendendo il suo fascino per alcune statue iberiche, decise di rubarle al Louvre e vendergliele a un prezzo ridicolo. Quelle statue furono l'ispirazione per il primo dipinto cubista, "Le signorine di Avignone" quattro anni prima. Pablo è spagnolo, Guillaume è polacco e El Barón è belga. E la stampa parla di una gang internazionale venuta in Francia per saccheggiare i musei.

'La banda Picasso' è basato sulla storia vera del furto de “La Gioconda” al Museo del Louvre nel 1911; A seguito di quell'evento, Pablo Picasso e Guillaume Apollinaire furono arrestati e accusati di aver commesso il crimine. E, naturalmente, il nostro Fernando Colomo ha dovuto approfittare di questa situazione comica, per il quale ha contato su Ignacio Mateos, Pierre Bénézit, Lionel Abelanski, Raphaëlle Agogué, Jordi Vilches e Louise Monot, tra gli altri.

Con questo film mi è successo come a tanti, che non sai se collocarlo nel genere del thriller, del dramma o della commedia, ma alla fine, penso che la commedia più appropriata sarebbe, sì. Ma la verità è che sarebbe una commedia a metà gas, dal momento che la narrazione che ha utilizzato Colomo, carica di flashback, è spiazzante.

Comunque devo ammettere che Colomo è riuscito a tornare sulla linea di altri suoi film, come 'Al sur de Granada' o 'Los años barbaros', in cui abbiamo incontrato personaggi storici, e in questo caso siamo immersi in questo aneddoto di Picasso, Apollinaire, Matisse, e il resto della band, abbastanza accurato, anche se con meno dinamismo rispetto ai precedenti.

Quello che non si può dire di 'La banda de Picasso' è che è un lavoro svolto in fretta, dicono che Colomo ha lavorato alla sua sceneggiatura per 8 anni e la sua post-produzione, ricca di effetti speciali, è durata quasi altri due anni, ritardare la prima fino a questo 2013. Oltre alle difficoltà linguistiche, nel film vengono parlate fino a quattro lingue.

Maggiori informazioni - Il cinema spagnolo che vedremo nel 2013

Fonte - www.labutaca.net


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