Critica di Dead like me: Life after Death

morto come me

Diretto da Stefano Herek, Scritto da Stephen Godchaux e John Masius, la pellicola "Morto come me: ife after Death»È, come a volte si dice brutalmente,«schifoso«.

Con una proposta un po' cliché drammatica, ma che si potrebbe dire bene nel suo basso grado di originalità, il film propone indicazioni che rimangono irrisolte, e cerca una comprensione da parte dello spettatore di elementi che non sono mai stati presentati o addirittura chiariti. Una ragazza che muore per un sedile del water che cade dallo spazio diventa una pseudo-morta viva. Ed è che il suo compito, dalla sua morte, è quello di prendere le anime dei nuovi defunti, mentre (e ancora non scopro perché) mantiene una vita normale nel mondo dei vivi, lavora, guida la sua macchina e è Si riunisce con la sorella, alla quale rivela tutta la faccenda, e lei vomita soltanto. Ora, insieme a tre personaggi più rari (e prototipi esatti di ciò che non può mancare in un gruppo di protagonisti, se vuoi), si imbattono in un nuovo amministratore nell'ambito della questione del prendere anime dai morti, che (e non ho capito beh perché) gioca con loro "vediamo chi impara una lezione", applicando il noto codice di relazione causa/effetto, per cui "non potrai ingannare la sorte". Ora, in questo menjunge che sembra più strano di quanto non sia, ci sono infinite questioni in sospeso e questioni irrisolte. Uno dei casi che si presenta il protagonista (che si chiama George, stranamente, e sembra ancora più uomo che donna) è quello della morte dell'amante della sorella, e poiché lei è in ritardo per l'incidente, il ragazzo viene portato al ospedale e lo tengono su un respiratore e in stato vegetativo. Ora, lei va innumerevoli volte a cercare di portargli via l'anima, e non succede nulla, non sappiamo perché. Solo quando la sorella minore, che viene a sapere dell'intera faccenda, riesce a salutarlo, il ragazzo riesce a morire, e George porta a termine il suo compito. È stupido, ridicolo anche in una trama che si presenta come sarebbe in quel tipo di codice.

Devo dire che mi sono indignato, e se vi ho raccontato il finale, che è prevedibile e anche sciocco, è perché il film non merita di essere visto. Ha attori senza fama, come Ellen Muth, Callum Blue, Sarah Wynter, Jasmine Guy, Britt McKillip, e molti altri. Negli Stati Uniti ha già avuto la sua prima ufficiale, il resto del mondo non sa quando arriverà, e la verità è che non sarebbe necessario farlo. Scusa, ma i film che promettono e non mantengono mi fanno arrabbiare.


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