Critica a "Los abrazos rotos" di Pedro Almodovar

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L'ultimo film di Pedro Almodóvar, Gli abbracci spezzati, uscito lo scorso fine settimana nel nostro Paese, ha sollevato molte critiche tra i telespettatori che l'hanno già visto, me compreso.

Gli abbracci spezzati ci presenta una storia di amore, passione e gelosia dove la "magia" di Almodóvar, che gli ha dato tanta fama, non appare da nessuna parte. In questo modo ci troviamo davanti a un film piatto che, a volte, diventa pesante e che, sperimentando, lo spettatore scoprirà prima del tempo i segreti che alcuni personaggi nascondono.

E a proposito dei personaggi, questo è uno dei peggiori cast della filmografia di Almodóvar dove si salva solo Lluís Homar perché il resto, soprattutto il più giovane, non si salva dal rogo.

Il peggior trasgressore di tutti è il giovane attore Tamarnove, che interpreta il figlio di Blanca Portillo, vincitore del Goya per Attore Esordiente nel 2004 per mare dentro, poiché molte delle sue scene non sarebbero state accettate da uno studente di un corso di video e montaggio.

Un altro attore che non brilla molto, e più con la caratterizzazione che subisce nel film, è il giovane attore Rubén Ochandiano.

Penelope Cruz adempie al suo ruolo di donna tormentata e riempie lo schermo con la sua fotogenica ma, dai, neanche lei ha più un ruolo da sfoggiare.

Riassumendo, Gli abbracci spezzati, un film divertente ma ci si aspettava di più dopo il successo di Volver.


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