Il Kosovo si presenta per la seconda volta agli Oscar con il film 'Babai' di Visar Morina.
El'anno scorso è stato il debutto del paese balcanico nella preselezione dell'Hollywood Academy Award con "Tre finestre e un'impiccagione" ('Tri Dritare dhe një Varje') di Isa Qosja, film che non è riuscito a superare il primo taglio.
Nonostante la cinematografia corta kosovara non sia molto famosa, 'Babai' è stata una delle grandi proposte dei concorsi europei di quest'anno. Il film di Visar Morina ha superato il Karlovy Vary Film Festival con grande successo, poiché ha ottenuto il premio per la migliore regia. Il nastro era presente anche a il Festival di Monaco dove ha vinto i premi per il miglior regista, miglior attore e miglior sceneggiatura nella sezione New Talents.
Ambientato in Kosovo negli anni '90, durante il regime di Milosevic, 'Babai' racconta la storia di Gezim e di suo figlio Nori, due venditori ambulanti di sigarette. Il padre vuole trovare un modo per emigrare clandestinamente in Germania, mentre il figlio fa di tutto per essere al suo fianco. La lotta tra il desiderio di vivere insieme e la necessità di affrontare la dura realtà porta il rapporto tra i due a un punto in cui nulla sarà più come prima.