Sarà la prima anteprima nazionale in Colombia, che promette anche di essere il primo grande successo dell'anno, nelle sale cinematografiche del paese questo venerdì, «L'uomo«.
Felipe de las Aguas, un tassista stanco di vedere soffrire i più deboli, decide di diventare un vero supereroe, in carne e ossa, che non con poteri meravigliosi, ma con il suo sforzo empirico, astuzia e giustizia, aiuta i troppo armati solo con una profonda fede in se stesso. Si veste con i colori del suo paese, con una t-shirt, stivali, cintura e un mantello che non rappresentano altro che il suo profondo patriottismo, e parte per liberalizzare la sua terra. Il suo acerrimo nemico è Federico Rico (cognome paradossale), un vecchio vicino del quartiere la cui ambizione gli è valsa una ricchezza incalcolabile e il controllo totale sul quartiere.
Il film è stato diretto da Harold trombettista (il cecchino Trombettista), e anche scritto da lui, e presenta il ruolo principale di Bernardo García, Fernando Solórzano, Aída Bossa, Inés Prieto and Jaime Barbini.
Il regista ha raccontato che l'idea di creare un vero supereroe era intorno a lui da diversi anni, ma che in passato tutti avevano preso in giro la sua idea. Fu solo nel 2009, e con un maggior bisogno di idee, che riuscì a portare avanti il progetto. Allo stesso tempo, si atteggia a uomo non religioso, ma rispetta la fede come motore di ogni attività. E solleva il grande bisogno che la Colombia ha oggi di avere un proprio supereroe, che è anche un riflesso delle capacità di ciascuno degli abitanti del paese. Un senso, una forza che dona fede e speranza a chi ne ha tanto bisogno.