Calamaro: «Il rock ha qualcosa di ridicolo»

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Andres Calamaro Ha dichiarato con una certa derisione che "ho una carriera musicale mio malgrado" in una recente intervista, ora che gli eccessi del passato sembrano dimenticati. L'argentino torna a Madrid domani, mercoledì 23, al Teatro Circo Price all'interno del programma Los Veranos de la Villa, per riproporre una notte come quella vissuta a maggio. Coloro che parteciperanno troveranno poche differenze al di là di una piccola variazione di repertorio rispetto a quell'appuntamento, in cui sarà la loro terza esibizione nella capitale spagnola in meno di un mese-

"Mi manca sempre Madrid, ho una casa qui e mi piace vivere come un madrileno, anche se in questo momento l'estate è un po' opprimente e vedere le foto delle persone in vacanza sulle riviste mi fa venire la nausea".

Calamaro assicura che è difficile per lui "ricordarsi su quale album è ogni canzone", quindi nei suoi spettacoli dal vivo non discrimina se qualcosa che suona appartiene al suo palco con Los Rodríguez o da solo. Certo, "non abbiamo suonato nulla di registrato negli anni '80", avverte dei suoi inizi con Los Abuelos de La Nada. A Madrid, come sta facendo nelle ultime settimane in diverse apparizioni in tutta la geografia spagnola, presenterà l'album che ha pubblicato lo scorso autunno, 'Bohemio', recentemente ristampato con un film, che è "una finzione autobiografica più oscura, più esplicita e più oscura" che utilizza la sua musica di sottofondo e in cui il suo personaggio è assunto da un'attrice.

Assicura che non gli piace "troppo" presentare album, promuoverli o "sottoporli al giudizio di nessuno". In questo senso, cita Frank Zappa - "parlare di musica è come ballare di architettura" -. «Non so se il pubblico si aspetta da me troppo o troppo poco. O la critica musicale. Sinceramente non lo so... penso che siano gli altri che bramano un passato perduto, quello che pesa su di me è la responsabilità di cantare sempre ispirato", dice. «Ci ​​saranno sempre dei giovani che sostengono che non ho scritto niente di buono dopo Los Abuelos de la Nada o « Brutal Honesty » (1999). Non mi fido delle opinioni, non importa a nessuno. Il rock ha qualcosa di ridicolo, è inevitabile ammetterlo».

Maggiori informazioni | "Quando non ci sei", nuovo video di Andrés Calamaro

Via | EFE


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